Risonanza deriva dal latino “resonare” che significa “risuonare”, in pratica, ripetere un suono.
La risonanza è una legge fisica che ci dice che quando due oggetti o fenomeni si trovano ad una frequenza di vibrazione simile e ad una distanza adeguata, tra di loro avviene uno scambio di energia e di informazioni e iniziano quindi a vibrano all’unisono (risuonare)
La risonanza permette quindi la trasmissione di energia fra una sorgente e un corpo ricevente.
Ad ogni modo la modifica anche lieve di frequenza, può portare a risultati / effetti? completamente diversi nel risultato , a causa di fenomeni di interferenza come possiamo vedere in questo video sottostante, dove vediamo una piastra che vibra a specifica frequenza e al suo variare, cambia la distribuzione del sale su di essa.
Ma qual è la relazione fra Yoga e risonanza?
lo Yoga considera l’essere umano come un universo in miniatura che possiede specifici focolai di risonanza che possono essere attivati attraverso varie tecniche. una volta che un certo focolaio si è attivato e si è installato il processo di risonanza, avverrà uno scambio di energia e di informazioni con il corrispondente focolaio energetico presente a livello dell’universo. poiché quest’ultimo è enormemente più grande e potente, il risultato per il praticante sarà l’accumulo di enormi quantità di energie benefiche ed elevate, di frequenze vibratorie specifiche al focolaio dinamizzato.
lo yoga fornisce vari modi per sviluppare una risonanza. riporteremo di seguiti tre esempi, ma ne esistono molti altri.
- Asana (posture corporee)
- Meditazioni
- Tratakam (visuale stabile e focalizzata) su disegni geometrici rappresentanti specifiche energie
E qual è l’importanza di poter risuonare?
Risuonare implica entrare in risonanza con qualcosa di “relativamente vicino”. Risuonare vuol dire far vibrare il nostro corpo, la nostra mente, la nostra anima su una determinata frequenza che grazie allo Yoga, diventiamo in grado di scegliere. Percepiremo la risonanza attraverso forme di calore, stati d’animo, emozioni, fini vibrazioni diffuse o localizzate, e molto altro.
Prova ad esempio a immaginare una persona che si sta avvicinando allo Yoga e alle prime Asana. Anche solo il fatto di aver la possibilità di frequentare un corso permetterà all’allievo di far risuonare il suo corpo correttamente, nella postura corretta onde evitare forzature inutili.
- Risonanza con la corretta attitudine
Una volta che la Asana sarà svolta correttamente, l’allievo potrà approfondire le specifiche risonanze di quell’Asana
Vediamo per esempio Trikonasana, la postura del triangolo.
Trikonasana è una posizione potenzialmente molto comoda, che una volta raggiunto un buon grado di mobilità addominale e lombare può essere tenuta per molti minuti consecutivamente.
Nella posizione del triangolo, il chakra attivato è il terzo, Manipura. Questo Chakra è collegato alla forza di volontà, alla fiducia in sé, alla disciplina e alla responsabilità.
Nell’esecuzione corretta (sia fisica che mentale/psicoemozionale) di Trikonasana, entreremo in risonanza con queste vibrazioni. consapevolizzandole le possiamo amplificare, in particolare osservando eventuali stati d’animo che compaiono durante la sua esecuzione e anche appena a seguire, durante la presa di coscienza finale.
Nel caso di una meditazione, possiamo approcciare tanti tipi di energie e frequenze diverse, alcune più facilmente accessibili e altre più difficili da riconoscere.
Nella nostra scuola ad esempio, usiamo molto le musiche per entrare in risonanza con gli Attributi Divini e qualità universali degli attributi divini, forme di vibrazione presenti in maniera infinita in natura e la cui frequenza di vibrazione non si modifica mai, e che grazie a queste musiche sono più semplici da riconoscere e da “far risuonare”.
Altre forme di comunione con determinate energie sono, ad esempio, quelle con le grandi forze macrocosmiche: 10 modulazioni di energia femminile, espressioni di alcune realta’ e aspetti divini, e ognuna delle quali rappresenta specifici attributi e caratteristiche.
Il Tratakam infine è la terza possibilità, accessibile già nei primi anni dei nostri corsi, dove attraverso specifiche forme geometriche (yantra) e un’attenta e imperturbabile osservazione, possiamo entrare in risonanza con vari tipi di energia universali e con specifici focolai di forza e di coscienza (fra cui i chakra, forze cosmiche e anche gli attributi divini)