In questa guida informativa sugli afrodisiaci (il libro ENCICLOPEDIA NATURALE DEGLI Afrodisiaci), vediamo alcune ricette insolite, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Essere instancabili nell’amore
Secondo alcuni autori antichi, se un uomo macina semi o radici di trapa bispinosa, kasurika, gelsomino toscano e liquirizia, con kshirakapoli (una specie di cipolla), e poi li mescola con latte addolcito con miele e ghee (burro chiarificato), allora li fa bollire a fuoco moderato e beve lo sciroppo così formato, riesce a fondersi amorosamente con numerose donne senza stancarsi. (dal Kamasutra)
Per instillare amore in una ragazza che ami
Si consiglia l’astinenza erotico-amorosa almeno 5-6 giorni prima e il 7° giorno, che deve essere venerdì (per quanto possibile), mangiare e bere cibi e bevande calde ed eccitanti, e quando si è in questo stato provare avere conversazioni familiari con la ragazza che ami. E fate in modo che vi guardiate a lungo solo durante la preghiera dell’Ave Maria. Questo, perché gli occhi che si incontrano sono veicoli d’amore così forti che penetrano fino al cuore, e il più grande orgoglio e la più grande insensibilità non possono resistervi. È difficile convincere una ragazza riservata a guardare direttamente negli occhi un giovane per un certo tempo, ma questo può essere ottenuto dicendole, ad esempio, in tono scherzoso, che conosci segretamente un modo di divinazione nel mondo l’occhio umano, dicendo così se sarà felice nel matrimonio e altri aspetti simili, atti a suscitare la sua curiosità; questo la farà guardare direttamente la persona che le parla.
Acqua erculea
Uno dei tanti elisir di giovinezza che fece scalpore nell’antichità è composto da: vino Malvoisie, basilico, cannella, zafferano, salvia, chiodi di garofano. Questa cosiddetta “acqua” è fortemente afrodisiaca.
Per le donne “troppo poco innamorate”
Mettere a macerare durante la luna piena, in 1/2 litro di acqua di vino, una noce moscata, cannella, pepe lungo, anice, coriandolo, cardamomo e zenzero.
Un’altra ricetta: 12 tuorli d’uovo, un’oncia di mandragora maschio, a cui si aggiunge un po’ di muschio e ambra grigia. (dal Breviario della Farmacia dell’Amore)
Tè – un afrodisiaco efficace se usato con fantasia
L’abilità e la raffinatezza delle geishe giapponesi durante i giochi erotici è ben nota nel mondo. Uno dei segreti con cui gli innamorati si accontentavano pienamente è molto semplice, ma allo stesso tempo unico: prima di iniziare il gioco d’amore, preparavano un tè molto caldo, semplice o con spezie.
A prima vista sembra molto curioso, perché la domanda che inevitabilmente sorge è: cosa c’entra questo con la vita amorosa. Ma le donne giapponesi – maestre nell’arte dell’amore orale – dopo aver bevuto lentamente il loro tè, cominciarono ad accarezzare la bocca ancora calda dell’uomo che amavano. Puoi immaginare che le sensazioni provate dall’uomo allora siano straordinarie.
Quindi, prima di tutto… non rifiutate un tè caldo.
“La ricetta del Sultano”
– Ambra (Ambra Grisea)
– Anice (Pimpinella anisum)
– Cardamomo (Elettaria cardamomum)
– Cassia (Cassia fistola) – frutti
– Chinino (Cinchona officinalis) – corteccia
– Coriandolo (Coriandrum sativum)
– Chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata)
– Finocchio (Foeniculum vulgare)
– Galanga (Alpinia galanga) – radice
– Zenzero (Zingiber officinalis)
– Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) – radice
– Legno di quassia (Picraena excelsa)
– Lentisco (Pistacia lentiscus)
– Miele d’api naturale
– Mirabolano (Terminalia bellerica)
– Carota (Daucus carota) – semi
– Camomilla spagnola (Anacyclus pyrethrum) – radice
– Senape (Sinapis nigra)
– Nigella sativa (Nigella sativa)
– Cocco (Cocos nucifera)
– Noce moscata (Myristica fragrans)
– Pimento – peperone rosso spagnolo (Pimenta officinalis)
– Pepe nero africano (Piper cubeba)
– Pippali (Piper longum)
– Polline
– Arance (Citrus aurantium) – buccia
– Olio di ricino (Oleum Ricini) – olio
– Ravanello (Raphanus sativus) – semi
– Melograno (Punica granatum)
-Fieno greco (Trigonella foenum graecum)
– Cannella (Cinnamonum zeylanicum)
– Senna (Cassia angustifolia)
– Storace liquidis (Liquidambar orientalis)
– Zafferano (Crocus sativus)
– Curcuma (Curcuma longa)
– Sedano (Apium graveolens) – semi
– Ortica (Urtica dioica)
– Vaniglia (Vanilla planifolia)
La ricetta dell’amore
Ecco ora, di Mille e una notte, una ricetta indicata dal medico per un certo Jaffar, trovato “malato d’amore”:
“Nel nome di Allah il Guaritore, il padre delle cure e delle cure!
Ecco cosa portare con l’aiuto e la benedizione di Allah!
Tre misure dell’aspetto indisturbato dell’amante, mescolato con un pizzico di timidezza; poi tre battute di piena fusione, illuminate da un granello di ritardo e distanza; poi due drammi di pura tenerezza e tenerezza, senza aggiunta di crusca separante; fare una mistura con incenso da bacio, con cui ungere i denti e il medio, due misure di ciascuna specie;
poi cento baci, sulle due melagrane più profumate che si conoscano, di cui 50 vanno addolciti passandoli tra le labbra, seguendo la data delle colombe, e i successivi 50, seguendo la data degli uccelli, poi due opportune misure di carezze di Aleppo e sospiri d’Iraq, poi due ocal di punte dolci della lingua, dentro e fuori dalla bocca, da masticare e impastare bene. Far bollire il tutto nell’acqua dell’amore e nell’elisir della nostalgia, sul fuoco di legna dei piaceri, nell’angolo della passione, dopodiché si filtra il tutto su un divano il più morbido possibile e si aggiungono due gocce di sciroppo per labbra dolce e bere per tre giorni. E il quarto giorno, prendi una fetta di nostalgia a pranzo; poi, infine, prendere tre misure di impastamento delle cosce. E che si concluda con un bagno alle erbe, per l’amore perfetto!”
Estratto dal libro ENCICLOPEDIA NATURALE DELL’APRODISICO – Vol. 2, dell’insegnante di yoga Gregorian Bivolaru, pubblicato da Shambala Publishing