Tantra deriva dal sanscrito ed è l’unione dei termini
Tan: Espandere
Tra: Strumento
Che nella parola Tantra significano: “Insieme di strumenti per l’espansione della coscienza“
Affronteremo vari argomenti e punti di vista sul Tantra, e in questo articoli, iniziamo sfatando alcuni preconcetti sul Tantra, questa disciplina e stile di vita, che può essere estremamente arricchente per noi, le nostre sincere aspirazioni e la nostra evoluzione spirituale.
Se praticato in coppia, il Tantra è una sorta di meditazione a due, che nasce dall’unione dei principi femminile e maschile, ed è alimentata dall’energia sessuale. È un invito a scoprire la dimensione sacra degli incontri erotici e i mezzi per far vibrare all’unisono corpo, anima e coscienza. Tuttavia, tutto questo non può essere raggiunto in un solo giorno. È un percorso che richiede un impegno totale. Il Tantra è l’arte di vivere intensamente ogni attimo della vita, come se fosse l’ultimo.
Il Tantra è una celebrazione della vita, una celebrazione del “qui e ora”, non importa cosa stia succedendo o come. Si tratta di un culto della vita e della natura, dove nessun aspetto viene declinato: aspetti interiori o esteriori, gioia, dolore, risata, pianto, rabbia, fiducia, dubbio, ombra e luce. Il Tantra non è né repressione né promiscuità poiché ciascuno di essi è il vettore dell’altro. È ciò che è, consapevolmente.
Il Tantra non è né un corso di educazione sessuale, né un metodo contraccettivo trattenendo l’eiaculazione. Non tenerne conto significa perdere il mistero del Tantra.
È vero, come vedremo, la respirazione lenta permette di prevenire l’eiaculazione e di prolungare il rapporto sessuale. Tuttavia, così facendo meccanicamente, l’uomo rischia di perdere la sua spontaneità, la sua innocenza e il suo lato indomito e selvaggio. Se la mente prende il controllo, non rimane più spazio per la meditazione. Ma l’essenza del Tantra non è una tecnica, bensì l’amore; una preghiera; il rilassamento del cuore fino a generare uno spazio dove l’uomo e la donna si fondono tra loro.
Nel Tantra troviamo l’innocenza del bambino; impariamo di nuovo a giocare con la persona che amiamo, senza avere orari nella sessualità, perché i programmi inibiscono il gioco e ci strappano dal vivere il momento presente. Il riconoscimento totale di ciò che sta accadendo determina l’apertura dell’anima. L’incontro è vero e genuino poiché ognuno dei due può mostrarsi così come è. Non c’è niente da dimostrare, niente da difendere, niente da proteggere. Due esseri che semplicemente vivono un’autentica relazione d’amore. Il tempo, l’età o le condizioni esterne non contano più, conta solo il momento presente. Più corriamo il rischio di essere noi stessi nel momento presente, più la nostra relazione è radicata, più è appagante e fiorente.
Il Tantra non è un corso tecnico, anche se si avvale di metodi e tecniche specifiche che possono consentire l’accesso all’universo tantrico e implicano una pratica costante e una seria perseveranza. Incontrerai nel Tantra un’esperienza che può essere una risposta utile al caos sociale e affettivo dei nostri tempi.
Il Tantra non è né filosofia né religione nel senso dogmatico del termine, eppure non si oppone a nessuna delle due. è un’esperienza essenzialmente spirituale. È religioso nel senso di RICONNESSIONE, poiché ricollega ciò che è sotto a ciò che è sopra, il cielo alla terra, la sessualità alla coscienza divina. Nella sua natura profonda il Tantra è una scienza, un’esperienza unificante di corpo, mente e anima. Ci indica un percorso spirituale, che garantisce, se praticato, un’esperienza verificabile di espansione della coscienza che consente la liberazione definitiva.