Dio – il Mistero più travolgente (I)
del professore di yoga Gregorian Bivolaru
Dio è, senza dubbio, il mistero più travolgente. Egli è il Tutto Infinito che abbraccia sempre tutto. Dio è nello stesso tempo anche manifestato e non manifestato. La gloria e lo splendore di Dio sono senza uguali.
La realtà misteriosa ed onnicomprensiva che corrisponde al concetto di Dio non può essere compresa che nella Sua indivisibile Unità, che esiste aldilà delle diverse modalità che possono servire alle Sue rappresentazioni, in conformità con le necessità temporali, cicliche della Manifestazione. Così, quando si tratta di Dio, il plurale non è adatto – neanche da un punto di vista induista, e non solo per quello ebreo, cristiano o islamico, come avremmo la tendenza ad immaginare in modo frettoloso – e questo perché nella Sua natura più intima, potremmo dire essenziale, Dio non è solo Uno, Egli è l’Unico senza un secondo.
Anche se Dio appare talvolta in modo manifesto, sotto una delle sue tre ipostasi principali, che esistono nella tradizione vedica: Brahma, Vishnu e Shiva (ipostasi che, quando vengono considerate insieme, sono conosciute con il nome di “Trimurti” o “triplice manifestazione”), Egli non perde affatto la Sua natura prima indivisibile, che rimane, in eterno, sempre immutata, perché è una natura immutabile ed eterna.
Nonostante che il Principio divino venga descritto con il nome e gli attributi di Ishvara, questa apparente individualizzazione del Supremo non ne influenza affatto la trascendenza, rimanendo Egli in eterno aldilà di qualsiasi determinazione.
La “Personalità divina” – rappresentando effettivamente una determinazione, del tutto relativa, ovvio, ma che caratterizza tuttavia il “Principio supremo” che ha rivestito una certa forma – non deve essere confusa con l’autentica ed invisibile Essenza di Dio.
Di conseguenza, “Dio come Persona” (Ishvara) ci permette di percepire l’Origine ed il Principio della Manifestazione universale, ma Egli deve, in modo imperativo, essere pensato in un modo analogico ed apofatic (o, in altre parole, attraverso la negazione di qualsiasi limitazione fenomenica), se desideriamo comprendere o avvicinarci alla Sua vera natura. Poiché il Principio primo, Dio, è la Causa universale che comprende allo stesso tempo sia il non manifestato, che il manifestato, superando ogni concetto ed ogni immagine e trovandosi aldilà della dualità, Egli è il Primo, l’Uno, il “Supremo” (Para Brahman), Senza un Secondo, il cui aspetto “non supremo” (Apara Brahman, o Ishvara) non si distingue da Lui che in un modo illusorio, poiché l’effetto non è affatto, in realtà e in modo essenziale, differente dalla causa.
Nella Sua infinità e nella Sua grandezza, Dio è assolutamente inaccessibile, immutabile e sempre sconosciuto, in quando Egli non può essere totalmente un oggetto della conoscenza per nessun altro che non per Lui Stesso, spiegandosi questo in una certa misura con il fatto che, al di fuori di Lui, nessuno possiede la facoltà di conoscere. Qualsiasi conoscenza, anche relativa, è in realtà solo un’ineffabile partecipazione (attraverso l’innesco di certi processi di risonanza occulta) alla Conoscenza assoluta e suprema. Le scritture indiane tradizionali definiscono Dio come essere persino “aldilà di ciò che non è conosciuto”, in quanto, chiamandosi inconoscibile e considerando che Egli è aldilà del Principio Unico, questo significa che la Sua totale trascendenza supera persino il mistero della Sua assoluta inaccessibilità.
Tutto ciò che era, tutto ciò che è e che sarà è opera Sua. Dio abbraccia senza sosta tutto e allo stesso tempo Egli esiste ovunque, in tutto e in ogni cosa che abbraccia incessantemente. Non è esistito, non esiste e non esisterà mai qualcosa in cui Dio non sia presente attimo dopo attimo. L’intero gioco illusorio della Manifestazione e l’intero Macrocosmo in cui esistono i tre mondi (l’Universo fisico, l’Universo astrale e l’Universo causale) è, tutto, la Sua Creazione.
Un grande mistero è quello che l’essere umano sia stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Nell’intera Creazione di Dio, che è il Macrocosmo, così come nel Tutto Infinito e Misterioso, che è non manifestato, sia ciò che è manifestato, sia ciò che è non manifestato vibra senza sosta, su diverse frequenze di vibrazione che sono distinte. Queste frequenze di vibrazione sono sempre più rapide ed elevate, nella misura in cui ci innalziamo per avvicinarci all’Essenza Ultima, misteriosa e non manifesta di Dio. Queste frequenze di vibrazione sono sempre più lente e più basse nella misura in cui scendiamo verso gli strati più bassi della Creazione di Dio. Si può dire che la vibrazione su diverse frequenze sia una costante eterna ed universale dell’esistenza di Dio, sia nella Sua intera Manifestazione, che nell’intera Sua Non Manifestazione. Nell’intera Manifestazione, che rappresenta la Creazione di Dio, così come nella Sua intera Non Manifestazione, assolutamente tutto è, incessantemente, energia. L’Energia è un’altra costante eterna ed universale dell’esistenza di Dio.
Un’altra costante eterna ed universale dell’esistenza di Dio è la risonanza occulta. Nell’intera Manifestazione, che è la Creazione di Dio, tutto, senza eccezioni, inizia e poi si mantiene attraverso l’innesco di alcuni processi di risonanza occulta. Nell’intera Creazione di Dio, senza nessuna eccezione, Tutto entra senza sosta in risonanza occulta con ogni Parte che esiste e la Parte può in qualsiasi momento entrare in risonanza occulta con il Tutto o con qualsiasi aspetto che esiste nell’ambito del Tutto, se sono rispettate alcune condizioni che rendono possibile l’avvio del processo di risonanza occulta. Sapendo tutto questo, si può dire che l’energia, la vibrazione e la risonanza occulta sono intimamente correlate nel quadro della Creazione di Dio e sono presenti anche nella Non Manifestazione. Nello stesso tempo, sia l’intera Creazione e Manifestazione di Dio, che l’intera Sua Non Manifestazione presentano, analogicamente parlando, una perfetta e misteriosa realtà olografica. Grazie a questa misteriosa e sorprendente struttura olografica, che è voluta da Dio, la Parte è in permanenza connessa con assolutamente tutto ciò che esiste, e assolutamente tutto ciò che esiste è in permanenza in una piena e misteriosa connessione con qualsiasi Parte che costituisce questo Tutto. Questo enigmatico e permanente riflesso del Tutto in ogni sua Parte e di ogni Parte nel Tutto, è stato intuito e scoperto dai grandi saggi ed iniziati dell’Oriente e dell’Occidente migliaia di anni fa.
La rivelazione e la conoscenza intima, diretta e senza intermediari di Dio nel nostro proprio essere, permette, ad ognuno di noi, di scoprire la realtà di questo sconvolgente mistero della struttura olografica dell’intera Creazione di Dio. Questa rivelazione ineffabile permette di affermare che, in permanenza, la Parte è integrata nel gigantesco Tutto della Creazione di Dio, ed il gigantesco Tutto della Creazione di Dio è in modo misterioso integrato e si riflette in ogni Parte. Grazie a questa struttura olografica perfetta e misteriosa che Dio ha voluto fin dall’inizio, ogni Parte è integrata nel grande Tutto, ed il grande Tutto è perfettamente integrato e si riflette in ogni Parte. Sulla base di queste rivelazioni, i grandi saggi ed iniziati hanno affermato che, in realtà, ogni essere umano è un Microcosmo che, di fatto è una copia sui generis in miniatura dell’intero Macrocosmo. Ogni parte o struttura che esiste nel Microcosmo di ogni essere umano si trova in una misteriosa e perfetta corrispondenza con una certa parte o aspetto che esiste nel Macrocosmo. Grazie all’esistenza di questa corrispondenza misteriosa e perfetta nel suo proprio universo o, in altre parole, nel Microcosmo del suo proprio essere, ogni essere umano può in qualsiasi momento entrare in stato di risonanza occulta con un certo aspetto o parte nell’ambito del Macrocosmo, se sono soddisfatte le condizioni necessarie perché quel processo di risonanza occulta si inneschi e si mantenga. Alla base di tutti i processi di risonanza occulta con il Macrocosmo, che un essere umano può innescare e mantenere nel Microcosmo del suo essere, si trova sempre una forma adeguata di energia. Sapendo questo, si può affermare che, in ogni momento, l’energia mentale innesca nel Microcosmo del nostro essere processi specifici di risonanza occulta mentale. L’energia affettiva innesca nel Microcosmo del nostro essere processi specifici di risonanza occulta affettiva. L’energia sovramentale innesca nel Microcosmo del nostro essere processi specifici di risonanza occulta sovramentale. L’energia vitale innesca nel Microcosmo del nostro essere processi specifici di risonanza occulta vitale. L’energia spirituale innesca nel Microcosmo del nostro essere processi specifici di risonanza occulta spirituale.
Ogni processo di risonanza occulta che è innescato nel nostro universo interiore o, in altre parole, nel Microcosmo del nostro essere ci mette immediatamente in una misteriosa connessione e comunione sottile con un certo aspetto o, per così dire, con una certa sfera sottile di forza del Macrocosmo. Sia che lo sappiamo, sia che non lo sappiamo, ogni essere umano innesca in ogni momento numerosi processi di risonanza occulta, che possono essere sia buoni che cattivi. L’apparizione ed il mantenimento dei processi di risonanza occulta nel Microcosmo del nostro essere è quindi inevitabile. In stretta connessione con i processi di risonanza occulta, buoni o cattivi, che inneschiamo sempre, per abitudine, nel Microcosmo del nostro essere appaiono così diverse preponderanti energie sottili buone o cattive, che sono ogni volta provocate dalla predominanza di alcuni processi di risonanza occulta. Tutte queste preponderanze energetiche buone o cattive si riflettono con precisione a livello dell’aura di ogni essere umano.
Presentiamo di seguito alcune manifestazioni misteriose la cui apparizione evidenzia per noi l’esistenza e la realtà profondamente misteriosa di Dio Padre, che agisce sia nel nostro universo interiore, che al di fuori di noi. Prima di iniziare ad enumerare simili manifestazioni misteriose di Dio Padre, è necessario rispondere ad un’eventuale domanda che potrebbe essere posta, vale a dire: “Come è possibile che Dio Padre si manifesti in tanti modi segreti, sia nel nostro proprio universo interiore (o, per così dire, nel Microcosmo del nostro essere), sia al di fuori di noi, nell’ambiente circostante?” A questa domanda, la risposta che sgorga dall’esperienza dei saggi di questo pianeta è semplice: “Dio può tutto questo ed Egli è persino capace di infinitamente più di quello, perché, in realtà, non dobbiamo dimenticare che Lui è onnipotente. È sempre necessario ricordare che Dio riesce a manifestarsi in tutti questi modi misteriosi perché Lui e solo Lui, in eternità, è Tutto. Niente di ogni cosa e di tutto ciò che esiste si trova fuori da Lui. Lui e solo Lui abbraccia incessantemente Tutto. Dio è sempre presente, sia in ogni Parte della Sua Creazione, che nel Tutto ed in tutto ciò che è esistito, che esiste e che esisterà. Essendo onnisciente, Dio sa in permanenza tutto di tutto ciò che esiste nell’intero Macrocosmo. Dio sente, vive e sa tutto ciò che ogni creatura sente, vive e pensa, attimo per attimo”.
Questa rivelazione dovrebbe darci molto da pensare. A Dio non sfugge mai nulla dal Suo punto di vista. Questa rivelazione ci permette di renderci conto che, in realtà, nessuno di noi è mai solo. Persino quando, a volte, non ce ne rendiamo conto, Dio ci abbraccia incessantemente. Persino quando non lo sospettiamo affatto, Dio si trova, sempre, presente in ognuno di noi e aspetta che lo scopriamo nel centro misterioso del nostro essere, dove Egli esiste, come Sé Supremo Immortale (Atman). Per i saggi, è affascinante, sorprendente e misterioso questo gioco divino, che, in modo analogico, potremmo chiamare il gioco del “nascondino” di Dio Padre con Lui Stesso, dove Lui esiste nel Microcosmo di ogni essere umano, come Sé Immortale Supremo (Atman). Questo mistero, insieme a molti altri misteri che i saggi constatano, è profondamente travolgente. Un altro mistero travolgente è quello del Sé Immortale Supremo (Atman). Con la rivelazione del Sé Immortale Supremo (Atman), l’essere umano conosce, quindi, la Verità Ultima Divina, di cui parla Gesù e, in questo modo, egli raggiunge lo stato reale di Liberazione Spirituale
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Estratto dall’opera Guru-logia, 550 aforismi del professore di yoga Gregorian Bivolaru