Il percorso dell’energia cosmica fondamentale Kundalini ShaktiIl Kundalini Yoga è quella branca del millenario sistema dello yoga che mira al risveglio, alla dinamizzazione e all’ascesa controllata dell’energia fondamentale chiamata Kundalini Shakti.
Kundalini Shakti è nella tradizione orientale il “potere creativo, divino, straordinario, arrotolato come un serpente”. È presente allo stato potenziale nella struttura vitale e nei corpi sottili dell’essere umano e in altre parole, è il riflesso diretto dell’energia creativa fondamentale di Dio, che è alla base di tutta la Creazione.
In “Hatha Yoga Pradipika” (III, 1), Kundalini Shakti viene presentata come il supporto fondamentale di tutti i trattati teorici e pratici sullo yoga. Questa misteriosa e sottile forza psico-spirituale è la radice e il “motore” di tutte le altre energie nell’Universo e, su piccola scala, nell’uomo.
La tradizione spirituale sostiene che ogni essere umano possiede questa forza colossale, ma che essa rimane latente nella stragrande maggioranza delle persone.
Allo stesso modo, è come avere un enorme tesoro sepolto nel cortile di casa, ma ignorarne l’esistenza e vivere la nostra vita in povertà.

La necessità del risveglio e dell’ascensione dell’energia Kundalini Shakti
Risvegliare questa energia dal potenziale latente e innalzarla è un processo complesso e che porta con sé una trasformazione spirituale radicale e il risveglio di poteri paranormali latenti. Allo stesso tempo si ottiene il completo decondizionamento dell’essere, la liberazione spirituale (moksha), cioè il fine ultimo che ogni forma di yoga si propone.
Che le autentiche tradizioni spirituali sappiano o meno dell’esistenza di questo potere potenziale o che ne parlino o meno, tutte conducono al suo risveglio e alla sua ascensione. In sostanza, la vera trasformazione spirituale equivale alla manifestazione di questa colossale energia nell’uomo. Alcuni saggi dicono addirittura: “la chiave del successo nella pratica dello yoga (qualunque esso sia, n.d.r.) è il risveglio della Kundalini“.
Purezza nel Kundalini Yoga
Il sistema Kundalini Yoga si basa soprattutto su una conoscenza precisa, profonda e approfondita delle strutture sottili dell’uomo. Stiamo parlando del sistema dei centri sottili di forza, i chakra, e della rete di circuiti sottili, le nadi, attraverso i quali circola l’energia, il prana.
E’ quindi necessaria una purificazione preliminare esemplare, a tutti i livelli dell’essere, sia fisicamente, ma soprattutto a livello intellettivo, emozionale e spirituale e in assenza di questa purificazione, il praticante può sperimentare manifestazioni spiacevoli e anche disturbanti. Una volta raggiunto un livello di purificazione soddisfacente, il risveglio e la manifestazione della Kundalini non sono più spaventosi, diventando armoniosi e pienamente controllati.
I meccanismi e le tecniche utilizzate sono soprattutto quelle conosciute nell’Hatha Yoga, che si basano sul controllo e sul ritmo dei respiri (pranayama). Vengono utilizzate anche tecniche meditative speciali, specifiche del Raja Yoga, nonché tecniche del Tantra Yoga, comprese quelle di natura erotica. Le immense energie sprigionate in questi processi richiedono, oltre ad una purezza esemplare, un controllo impeccabile dell’intera coscienza. Questo autocontrollo è possibile attraverso un’incrollabile concentrazione della coscienza e una motivazione inequivocabile.

Il Kundalini Yoga nei trattati spirituali
Il Kundalini Yoga si è sviluppato come parte dell’Hatha Yoga e del Tantra Yoga, in un processo di sincretismo e i suoi insegnamenti compaiono in testi fondamentali di hatha yoga e tantra, soprattutto durante il Medioevo indiano, intorno all’anno 1000 d.C.
Testi famosi come “Hatha Yoga Pradipika” e “Shiva Samhita” fanno ampiamente riferimento a Kundalini Shakti e al suo utilizzo. Successivamente compaiono testi come “Sat Chakra Nirupana” e “Paduka Panchaka”, che descrivono in dettaglio l’anatomia sottile dell’essere umano e il ruolo delle sue varie energie nell’evoluzione spirituale, di cui Kundalini Shakti è la più importante.
In sanscrito l’aggettivo kundali significa “circolare, anulare” ma appare anche come un sostantivo che significa “serpente” (nel senso di “arrotolato”) nella cronaca Rajatarangini del XII secolo. “Kunda” appare come il nome di un Naga (gruppo di divinità serpente nella mitologia indù e buddista) nell’epica Mahabharata. Al femminile, Kundali ha il significato di “spira” nel sanscrito classico ed è usato come nome di una Shakti “dal corpo di serpente”, a partire dall’XI secolo, nel testo tantrico “Śaradatilaka”.
Questo concetto viene adottato sotto forma di kundalini come termine tecnico nell’Hatha Yoga dal XV secolo in poi ed è ampiamente utilizzato nelle Upanishad. La “Yoga Kundalini Upanishad” è menzionata nell’elenco delle 108 Upanishad del cosiddetto “canone Muktika” (Canone della Suprema Liberazione), nel 1656.
Il Kundalini Yoga divenne popolare in Occidente anche grazie agli scritti di Arthur Avalon, pseudonimo di Sir John Woodroffe (1865-1936), come “Il potere del serpente”.
Nei tempi moderni, Swami Sivananda ha introdotto molti lettori alla conoscenza del Kundalini Yoga attraverso il suo libro sull’argomento pubblicato nel 1935.
Nel 1967, il famoso Gopi Krishna rese note le sue esperienze legate alla Kundalini Shakti nell’opera “Kundalini Shakti, l’energia dell’evoluzione nell’uomo”.