Interpretazioni della realtà che si avvicinano sempre più alla visione della spiritualità universale
Le scoperte della scienza del secolo scorso, in particolare della fisica quantistica, nonché le intuizioni di alcuni brillanti fisici hanno convinto la scienza moderna ad abbandonare progressivamente una serie di concetti che sembravano immutabili nella sua rappresentazione del mondo e, non ultimo, riconsiderare il ruolo della coscienza nei processi fisici. Di conseguenza, recentemente la fisica si sta aprendo a interpretazioni e rappresentazioni della realtà che cominciano ad assomigliare sempre più alla sapiente visione millenaria della spiritualità universale, confermando così indirettamente la verità del punto di vista delle tradizioni spirituali.
Concetti come la dualità onda-corpo, l’indeterminazione quantistica, gli universi paralleli, spazi multidimensionali esistenti a livello subquantistico, entanglement quantistico, esistenza di materia ed energia oscura, teoria delle stringhe o il ruolo fondamentale che l’energia ha nella visione della fisica moderna (che ha detronizzato la materia come presunto fondamento della realtà dell’universo). Essi trovano la loro corrispondenza molto più profonda e vera nelle intuizioni antiche che includono la conoscenza spirituale e che possono aiutare gli scienziati a superare molti degli impasse che affrontano nelle loro teorie e spiegazioni del mondo in cui viviamo.
Inoltre, un saggio parallelo tra questi due campi apparentemente molto diversi della conoscenza umana offre una serie di soluzioni nuove e stimolanti per comprendere questioni complesse: cosa sia realmente il libero arbitrio; cosa sono coscienza, subconscio e inconscio e come si riflettono nell’ordine quantistico dell’esistenza; qual è il ruolo della coscienza osservante e il ruolo del suo punto di vista prevalente e delle sue ferme intenzioni nel modellare e trasformare la realtà a livello quantistico; o anche aspetti misteriosi come la connessione tra la cosiddetta “gravità quantistica” e quella che potremmo chiamare la “forza attrattiva della Sorgente Suprema – Dio”.
L’ipotesi dei mondi paralleli
Non molto tempo fa sembrava inconcepibile che la fisica accettasse di discutere o considerare l’esistenza di altri universi o mondi paralleli. La situazione, tuttavia, è cambiata e ora i fisici prendono molto sul serio l’esistenza di queste realtà. I tentativi di spiegare in modo ampio alcune conseguenze della teoria quantistica hanno portato all’emergere di alcune idee sorprendenti, come l’Interpretazione di Copenhagen o l’Interpretazione dei Molti Mondi. L’ipotesi delle “interazioni di mondi multipli” suggerisce che i mondi paralleli non solo esistono, ma soprattutto interagiscono in certi modi misteriosi con il nostro mondo a livello quantistico e sono quindi rilevabili. Sebbene sia ancora agli inizi, l’ipotesi può contribuire notevolmente a spiegare alcune delle strane conseguenze inerenti alla meccanica quantistica.
Questo è il risultato dell’interpretazione dei molti mondi che già esiste nella meccanica quantistica. La teoria arriva anche con un’idea che postula che in realtà tutti i possibili passati e futuri alternativi sono reali, ciascuno dei quali rappresenta quindi un mondo reale, anche se quel mondo è parallelo. Un problema con l’interpretazione dei mondi multipli è che, fondamentalmente parlando, questi mondi multipli paralleli non sono – per ora – verificabili, perché le osservazioni su di essi possono essere fatte solo nel nostro mondo. Pertanto, ciò che accade nella loro realtà in questi mondi “paralleli” può essere solo immaginato dai fisici. Sebbene questa teoria non riguardi direttamente la possibilità che un giorno gli esseri umani interagiscano con altri mondi paralleli, per i fisici l’idea di interazioni umane con altri universi paralleli non è più solo pura fantasia.
Mondi paralleli per yogi avanzati e maestri tantrici
Rispetto a queste recenti teorie della fisica quantistica, da oltre 7000 anni yogi avanzati, maestri tantrici e iniziati sanno già molto bene, non solo teoricamente ma anche praticamente, che tali regni segreti paralleli esistono realmente nell’universo astrale e costituiscono o mondi paralleli paradisiaci o mondi paralleli infernali, dove tutte le persone che lasciano definitivamente l’universo fisico materiale attraverso la cosiddetta morte finiscono per ritrovarsi in stretto legame con le loro buone o cattive azioni.
C’è da chiedersi quante centinaia di anni passeranno prima che i fisici del futuro abbiano la certezza assoluta dell’esistenza di tali mondi paralleli e siano curiosi di esplorarli direttamente attraverso la proiezione astrale cosciente, resa possibile da un’adeguata formazione esoterica, di cui è noto da migliaia di anni nella pratica dello yoga.
Queste audaci teorie dei fisici riguardanti i molteplici mondi paralleli sono, tuttavia, ben oltre le possibilità degli yogi avanzati, dei maestri tantrici e degli iniziati che, mediante proiezione astrale diretta e cosciente, si traducono a piacimento in certi paradisiaci mondi paralleli e li esplorano, scoprendo in essi una tale moltitudine di sorprendenti misteri spirituali dell’universo astrale.
L’energia è il substrato di tutto ciò che esiste nell’universo
Al di là delle apparenze e contrariamente ai preconcetti, la fisica quantistica è intimamente legata alla vera spiritualità. La teoria della relatività di Einstein evidenziava il fatto che non è la luce a viaggiare alla massima velocità, ma l’energia, che in realtà non ha bisogno di “viaggiare”, perché costituisce il substrato stesso di tutto ciò che esiste nell’Universo.
Se riusciamo a rimanere permanentemente connessi all’Universo attraverso certi processi di risonanza occulta, diventa molto più facile per noi intuire e intravedere ciò che Dio significa veramente e, soprattutto, arrivare a intuire la Sua presenza. In questo modo diventa possibile rispondere ad alcune domande fondamentali come “chi è Dio?”, oppure “dov’è Dio in realtà?”. Al di là delle apparenze, anche la nostra coscienza è energia e, soprattutto, è la misteriosa presenza di Dio nell’uomo.
Sia la nostra struttura subconscia che la mente, la sfera cosciente, si basano su forme di energia che rappresentano l’enigmatica forza unificante di tutto ciò che esiste. La nostra coscienza è infatti costantemente guidata dalle varie forme di energia che captiamo attraverso processi di risonanza occulta dal Macrocosmo e che poi accumuliamo dentro di noi, energia che gli scienziati dicono – in fondo – è la stessa energia di cui parlava Einstein.
La nostra creatività, genio, felicità, salute, entusiasmo, amore e persino la nostra intelligenza dipendono dalle diverse forme di energia che hanno ciascuna una frequenza vibrazionale distinta e che inoltre trasmettono alcuni messaggi misteriosi che vengono decodificati nel nostro universo interiore da alcuni sistemi complessi, come sarebbero, ad esempio, i centri sottili di forza, i chakra.
Il “puzzle quantistico” può essere risolto dalla spiritualità
Se, oltre a ciò che sappiamo da questa scuola di yoga, consideriamo ciò che ci dicono gli scienziati nel campo della fisica quantistica, allora diventa facilmente possibile – soprattutto per coloro che praticano con costanza Hatha Yoga e Tantra Yoga – scoprire presto l’esistenza misteriosa e onnipresente di Dio. Ma questo accadrà solo e soltanto se comprendiamo correttamente cos’è realmente l’energia, come spiegava Einstein. Diventa quindi ovvio per molti di noi che la fisica quantistica non significa la totale esclusione di Dio, ma rende enormemente più facile capire cosa Egli sia realmente.
Il fatto che l’elettrone possa manifestarsi sia come onda che come particella è il “puzzle quantistico” che non è stato ancora risolto dagli scienziati. Né la risposta sarà trovata finché gli scienziati non prenderanno in considerazione alcune verità fondamentali che l’autentica spiritualità conosce da migliaia di anni, come: La Legge della Risonanza Occulta, Il Principio Olografico Occulto, l’importanza del punto di vista predominante dell’osservatore, l’importanza del forte intenzione.
Il ruolo fondamentale dell’osservatore
La nascita della fisica quantistica ha costretto alcuni scienziati a rivedere radicalmente la loro precedente concezione della realtà. Poiché a prima vista sembra controintuitivo e poiché sfida – in modo paradossale – alcuni dei principi fondamentali della logica umana, la teoria quantistica ci invita a realizzare non solo che tutte le cose e tutti gli esseri non sono ciò che sembrano, ma più di questo ci invita a scoprire che esiste un’infinità di possibilità di esistenza.
Se analizziamo da una prospettiva iniziatica ed esoterica ciò che in fisica quantistica è noto come dualità onda-particella (il fatto, inspiegabile dalla fisica classica, che le cosiddette entità quantistiche sembrano possedere proprietà caratteristiche sia delle particelle che delle onde), scopriamo l’evidente influenza che il punto di vista prevalente, la prospettiva prevalente dell’osservatore sulla luce, esercita ogni volta.
Analizzando dal punto di vista della spiritualità il ruolo dell’osservatore, ruolo che spesso è stato evidenziato in rigorosi esperimenti di fisica quantistica, si può comprendere l’importante funzione della prospettiva prevalente che lo anima, ma soprattutto del ruolo del chiaro, ferma e forte intenzione che si manifesta all’osservatore in un particolare contatto.
I “pezzi mancanti” della fisica quantistica
Gli scienziati si rendono sempre più conto che esistono molti aspetti enigmatici e complessi della realtà che non sono ancora stati inclusi nella loro visione scientifica, che tuttavia è parziale e superficiale. Ad esempio, per spiegare in una certa misura l’Universo su scala astronomica, è necessario tenere conto della presenza della cosiddetta materia oscura, l’energia oscura (che alcuni fisici considerano la causa dell’espansione dell’Universo ), nonché di antiparticelle o antimateria. Secondo il modello standard della cosmologia, la massa-energia totale dell’Universo conosciuto contiene il 4,9% di materia ordinaria, il 26,8% di materia oscura e il 68,3% di energia oscura, sebbene nessuno possa dire esattamente cosa sia questa materia o energia oscura.
Inventando strumenti di misura sempre più sofisticati, gli scienziati hanno già identificato molte particelle nel mondo subatomico, ma sembra che ce ne siano molte altre da scoprire in futuro. Se viste da un punto di vista spirituale, tutte queste particelle appaiono semplicemente come energie con una frequenza vibrazionale diversa e ciascuna portatrice di determinati messaggi, che possono essere decodificati solo in determinate condizioni note agli iniziati, dopo essere stati ricevuti da un ricevitore adatto. Il sistema Tantra Yoga ci parla da millenni di tali energie enigmatiche, che descrivono la realtà molteplice, simultanea e perfettamente unitaria della Creazione e della manifestazione divina, caratterizzate da una complessità che ci appare infinita.
Una sintesi costruttiva
Nel nostro corso di Yoga Esoterico Integrale potrai imparare molto di più sulle insospettate connessioni tra autentica spiritualità e fisica quantistica. Vedrete così sotto una nuova luce la natura paradossale del mondo quantistico, che non può essere spiegata mediante la logica classica, e potrete realizzare una sintesi costruttiva tra alcune idee brillanti della fisica quantistica e l’autentica spiritualità millenaria.
Certamente in futuro la convergenza tra fisica quantistica e spiritualità arricchirà notevolmente la visione scientifica della realtà, e tale visione a sua volta confermerà pienamente, gradualmente, la saggia prospettiva millenaria della spiritualità universale.