del professore di Yoga Gregorian Bivolaru
Data la misteriosa realtà del Principio Olografico Occulto, si può dire che tutto ciò che è stato creato da Dio all’inizio di tutti gli inizi è stato creato in Dio. Data la struttura olografica della Manifestazione, Dio Padre è permanentemente dentro di noi, presente in ogni elettrone, in ogni protone, in ogni quark nelle nostre mani, nei nostri piedi, in tutto il nostro corpo. Quando analizziamo questa rivelazione con buon senso, attenzione e lucidità, ci rendiamo conto che è naturale che sia così. Ricordiamo che la religione cristiana (e non solo) parla del fatto che Dio è permanentemente onnipresente e onnisciente.
Se dovessimo dubitare scioccamente dell’onnipresenza di Dio, potremmo scoprire, attraverso i moderni esperimenti scientifici, che l’intera Creazione è un ologramma supergigantesco all’interno del quale la parte è costantemente inclusa e rispecchiata nel Tutto, e il Tutto è incluso e rispecchiato nel Tutto. Ogni parte. Possiamo renderci conto che Dio è permanentemente onnipresente in ogni parte, in ogni cellula, in ogni atomo, in ogni molecola che costituisce il nostro corpo.
Questo doppio ologramma ci lega e ci integra nell’Essere misterioso di Dio Padre. Ci mostra come sia possibile per l’essere umano che implora Dio (con una preghiera magari), ricevere una risposta istantaneamente (quando la merita).
La struttura olografica dell’intera Creazione divina ci aiuta a comprendere come sia possibile che l’essere umano entri e si mantenga in un misterioso stato di comunione con Dio, e che Dio risponda con amore alle richieste che manifesta.
Una delle conseguenze naturali di questo gigantesco sistema è che implicitamente tutti gli esseri umani sono permanentemente connessi, legati tra loro. Comprendiamo così che ogni nostra azione incide istantaneamente non solo sul nostro destino, generando il cosiddetto karma individuale, ma anche su quello di tutta l’umanità, dell’intero pianeta, avendo un’eco specifica a livello del Tutto macrocosmico.
Sebbene sia difficile per alcuni di noi, a prima vista, ammetterlo, nella misura in cui intuiamo, sulla base di moderni esperimenti scientifici, che l’intera Creazione di Dio è un ologramma supergigantesco, ci rendiamo conto che è naturale e evidente che sia esattamente così e non altrimenti.
È naturale che ogni azione, ogni intenzione, ogni pensiero di un certo essere umano generi in breve tempo un’eco specifica e influenzi, in maniera direttamente proporzionale alla sua intensità, nel bene e nel male, l’intera umanità, l’intero pianeta, l’intero Macrocosmo.
Ecco che ciò che alcuni yogi hanno scoperto internamente attraverso l’esperienza diretta o l’intuizione, è stato confermato da recenti esperimenti condotti da scienziati. Possiamo così realizzare la realtà di una generalizzazione del celebre concetto cristiano riguardo alla comunione sacramentale dei santi, brillantemente espresso da santa Teresa di Lisieux: «Ogni anima che trasforma ed eleva, trasforma ed eleva il mondo intero».
L’affermazione di Santa Teresa vale anche viceversa. Tutto il mondo che si trasforma ed eleva subito dopo trasforma ed eleva ogni anima, ogni essere umano.
Esiste sempre un vero stato di non separabilità tra tutte le persone, uno stato che si manifesta oltre lo spazio e oltre il tempo. Se analizziamo attentamente le testimonianze dei grandi iniziati, degli yogi avanzati, dei santi, dei famosi mistici, scopriamo che essi sostenevano tale concezione, definita karma collettivo dell’umanità.
Riguardo a tutto ciò, è gradita l’affermazione del rumeno Virgil Gheorghiu: «L’intera storia del mondo è parte integrante ed è inseparabile dalla vita personale di ogni essere umano, di ogni cristiano. La vita di un essere umano non può essere localizzata in un unico spazio e in un unico tempo. Per realizzare la biografia di un essere umano è necessario innanzitutto abolire le nozioni di tempo e spazio che separano le persone solo in apparenza. .
Ogni cristiano è contemporaneo del primo essere umano e di tutti gli esseri umani di tutti i tempi e di tutti gli ambienti abitati. Nessun cristiano è solo in questo mondo. Ogni cristiano vive simultaneamente in tutti i tempi presenti, passati e futuri e ovunque ci siano esseri umani.”
Tuttavia, sottolineiamo che questa affermazione è vera non solo per i cristiani, ma per tutte le persone. Ci rendiamo così conto della sorprendente trasformazione di prospettiva che una tale concezione ci offre riguardo a quella che potremmo chiamare la corresponsabilità di tutti gli esseri umani per il destino dell’umanità.
Tutto questo ci rivela un’altra visione, un altro punto di vista riguardo ad alcuni gravi problemi, come l’esistenza del Male, dei demoni, dei diavoli, ma anche le immense possibilità di rendere manifesto il Bene, di chiedere aiuto agli angeli, agli arcangeli e ad altri benefici entità dell’universo astrale e causale.
Intuiamo così che oltre alle entità demoniache o sataniche esistono anche strutture egregoriali malvagie che, nel tempo, hanno progressivamente raggiunto un certo livello di coscienza perversa, rudimentale, orientata al male. Queste rivelazioni ci aiutano a intuire cosa accade nel caso di emanazioni molto forti che si estendono su lunghi periodi di tempo delle coscienze umane quando sono orientate al male e in questo modo finiscono addirittura per condensarsi e creare una grande forza maligna e nefasta. Dato che il tempo e lo spazio non sono barriere per tali influenze, diventa possibile comprendere cosa accade in determinate situazioni che a prima vista sembrano inspiegabili.
Tuttavia, questi accumuli malvagi che poi generano vari effetti negativi non saranno eterni, perché solo Dio può creare e, come sappiamo, Dio non ha mai creato il Male. Ha creato, a sua immagine e somiglianza, creature veramente libere che, secondo le loro scelte pienamente libere, sono capaci di fare sia il bene che il male.
Data la completa libertà di cui godono fin dall’inizio, quando gli esseri umani scelgono di fare il male, nemmeno Dio può fermarli. Le azioni di queste persone avranno poi conseguenze disastrose, che avranno un impatto su tutta l’umanità e perfino sull’intero Macrocosmo.
Nel monoteismo e soprattutto nel cristianesimo la salvezza dell’uomo non dipende soltanto dai suoi sforzi, ma può essere aiutata in larga misura dalla preghiera, dall’offerta della luce e dagli adeguati sforzi spirituali degli esseri umani che agiscono in suo aiuto. uno che ne ha bisogno.
Degna di considerazione è anche l’idea di aiutare un essere umano bisognoso quando il proprio karma viene preso in carico consapevolmente.
Anche se minoritarie nelle religioni dell’Asia, queste idee altruistiche sono ancora presenti, tra le altre, nel caso del noto ideale del bodhisattva, che apre anche una fruttuosa via di dialogo tra Oriente e Occidente.
Come portare alla luce i tesori nascosti dentro di noi
Inoltre, nell’universo di ogni essere umano, ci sono spesso allo stato latente diverse favolose potenzialità benefiche che aspettano di essere risvegliate, di essere dinamizzate. Tali ricchezze sono un tesoro nascosto che può e deve essere conosciuto con l’aiuto della coscienza.
Ogni volta che, una coscienza viva, forte, risvegliata e dinamizzata, porta alla luce tesori così straordinari, grazie al processo di conoscenza che si realizza gradualmente nell’universo interiore dell’essere umano. Quando questi tesori vengono rivelati, gli opportuni processi di risonanza occulta che si mettono in moto provocano una graduale sintonizzazione tra un certo punto focale nell’universo dell’essere umano e le infinite sfere di energia, di potere divino nel Macrocosmo.
Un esempio appropriato di questo tipo, di cui molti praticanti yoga hanno già preso coscienza attraverso l’esperienza diretta, è il graduale risveglio e dinamizzazione di un certo centro di forza sottile, il chakra.
Ad esempio, il centro di forza sottile del plesso cardiaco, Anahata chakra, può essere risvegliato ed energizzato passo dopo passo attraverso determinate posture del corpo appropriate (asana), attraverso il Laya yoga con l’aiuto di un certo bija mantra, attraverso certie tecniche dipranayama, o attraverso una ferma persistenza dell’attenzione sull’area focale. L’incessante concentrazione della coscienza sull’area focale del centro di forza sottile innesca un processo di risonanza occulta con il gigantesco centro di forza macrocosmica di forza sottile nel Macrocosmo. Lo yogi riesce così ad mettere all’unisono il suo centro sottile di forza (Anahata chakra) con il macro-centro di forza sempre esistente nel Macrocosmo (Maha Anahata chakra).
In seguito a questo processo di risveglio, di dinamizzazione, di energizzazione che avviene di volta in volta attraverso la coscienza, sorge la consapevolezza gravida dell’attività specifica ineffabile del centro di forza sottile Anahata chakra.
Inoltre l’uomo ha a disposizione altre possibilità, come l’uso sapiente e sistematico di alcune piante medicinali con effetti dinamizzanti e “apertura interiore” dell’essere alle energie affettive sottili. Le piante medicinali possono essere ingerite sotto forma di polvere; i risultati saranno considerevoli e significativi.
Anche l’utilizzo di una o più pietre preziose o semipreziose, conosciute da millenni nella litoterapia, con specifiche affinità con il centro di forza sottile Anahata chakra può essere di reale beneficio.
Riguardo a tutto ciò, “un grammo di pratica corretta, sistematica e persistente vale tonnellate di teoria“.
Esistono anche, come modalità aggiuntive, alcune posture erotiche appropriate. Quando affrontati in amore, i giochi basati sull’amore reciproco, sulla trasfigurazione, sulla perfetta continenza erotico-amorosa, facilitano la trasmutazione biologica a temperatura corporea di sostanziali potenzialità creative in enormi energie.
Questi processi di trasmutazione biologica sono stati evidenziati attraverso rigorosi esperimenti scientifici di laboratorio. Esseri umani di sesso opposto che si amano, che si adorano, che vivono in fusioni amorose travolgenti stati di orgasmo di lunga durata, anche per ore, senza eiaculazione nel caso dell’uomo e senza scarica nel caso della donna, hanno così a disposizione un’energia interiore neutra enorme, che potrà essere indirizzata, spesso spontaneamente, verso il centro di forza sottile Anahata chakra. Anche se sembra incredibile o superfavoloso, migliaia di praticanti di yoga della Scuola Spirituale M.I.S.A. sono in grado di raggiungere facilmente questo obiettivo.
Nel caso delle donne, il controllo di un sostanziale potenziale procreativo è seguito dalla sua trasmutazione biologica in un’immensa energia si realizza quasi senza sforzo. Per le loro eccezionali doti corporee, le donne possono sperimentare con diletto, con grande soddisfazione interiore, fusioni amorose con la continenza (ovviamente se l’uomo con cui fanno l’amore pratica la continenza amorosa in modo impeccabile).
Tutte le situazioni sopra descritte implicano un’adeguata e profonda consapevolezza che si ottiene ogni volta attraverso la coscienza.
Quando la coscienza è saldamente focalizzata, quando l’essere umano fissa con persistenza la sua attenzione, nel suo universo interiore si innesca un processo di risonanza occulta che attiva miracolosamente un certo punto focale. È qualcosa di simile a ciò che accade quando una radio è sintonizzata sulla lunghezza d’onda di una determinata emittente. Diventa allora possibile che quella stazione trasmittente venga ricevuta nella nostra radio per qualsiasi periodo di tempo, purché venga stipulato un accordo specifico.
Questa significativa analogia può essere applicata ai praticanti di yoga. Ma se nel caso della radio la sintonizzazione sulla lunghezza d’onda della stazione trasmittente è un’operazione certosina che si effettua meccanicamente, nel caso di chi pratica lo yoga questo processo di generazione e mantenimento di un fenomeno di risonanza occulta avviene sempre attraverso la coscienza.
È la coscienza fermamente focalizzata che provoca, seguendo l’approccio attento e sistematico di una certa tecnica yoga, un processo di risonanza occulta che facilita l’emergere di risultati che sembrano, agli ignoranti, favolosi o impossibili.
In questo modo appropriato procede lo yogi iniziato quando esegue alcune speciali tecniche di meditazione yogica profonda che affinano ed espandono il suo specifico campo di coscienza, facendolo comprendere una sfera dal raggio di centinaia di metri, chilometri, decine di chilometri, migliaia o anche decine di migliaia di chilometri, di caso in caso, per l’immensa energia che attira nel suo universo interiore. Non a caso, la millenaria tradizione yogica afferma che, quando è adeguatamente dinamizzata, energizzata ed espansa, la coscienza dell’essere umano espande i suoi limiti all’infinito, divenendo, in determinate particolari condizioni, tangente all’infinito.
Coloro che accumulano nel proprio universo interiore un’adeguata immensa energia riescono poi ad espandere gradualmente la propria sfera di coscienza. Ciò consente loro, in una fase avanzata, di raggiungere risultati che, agli esseri umani limitati e ignoranti, sembrano incredibili o favolosi.
A questo proposito, gli yogi dicono da migliaia di anni: “Un’adeguata conoscenza iniziatica rende possibile allo yogi l’accesso a straordinari poteri interiori benefici, conosciuti come poteri paranormali (siddhi)“.
In questa direzione, la pratica yoga attenta, sistematica e persistente conferma l’antico detto di Socrate: “Conosci te stesso”. Inoltre, fornisce all’aspirante yogi un’appropriata metodologia millenaria che rende possibile l’innesco di processi di risonanza occulta nel suo universo interiore, che permettono di vivere esperienze interiori che risvegliano e dinamizzano, attraverso la coscienza fermamente focalizzata, favolose potenzialità. Vengono così portate alla luce realtà misteriose, accessibili solo agli aspiranti yoga che conoscono e applicano queste chiavi segrete conosciute da migliaia di anni.
Il giusto programma di pratica rivela queste favolose possibilità che giacciono latenti nell’universo interiore dell’essere umano.
Tutto questo è possibile ogni volta solo attraverso la coscienza fermamente focalizzata, che innesca un certo processo di risonanza occulta. Quando viene mantenuto per un certo periodo di tempo, fa emergere queste realtà misteriose che, per gli ignoranti e gli scettici, sono impossibili o inesistenti.
Ovviamente, ciò non impedirà allo yogi avanzato di trarne beneficio. Inoltre, in questa direzione, gli yogi non hanno bisogno della conferma degli scettici, degli ottusi o degli ignoranti, che restano allo stato larvale e nutrono la sciocca convinzione che una cosa del genere sia impossibile.
Nella tradizione millenaria dello yoga si afferma che quando focalizza adeguatamente la sua coscienza su un certo punto focale nel microcosmo del suo essere, lo yogi rivela nel suo universo interiore una certa realtà straordinaria che esiste da qualche parte in un certo regno parallelo, sia in nell’universo astrale o nell’universo causale.
Estratto dal libro La coscienza e i suoi enigmi, dell’insegnante di yoga Gregorian Bivolaru, pubblicato da Lux Sublima