Lo Yantra Yoga implica operare con un certo yantra che serve per innescare un fenomeno di consonanza, eminentemente spirituale e telepatico. In questo modo, contemplando e fissando quello yantra, avviene la fusione con la realtà misteriosa e sublime che quello yantra rappresenta. Ogni yantra è, in generale, un simbolo essenziale che evoca, attraverso la sua struttura, alcune sublimi caratteristiche misteriose. Quando è focalizzato con persistenza, attenzione, in modo trasfigurante, fa apparire e persistere un potente fenomeno di risonanza occulta con gli aspetti fondamentali e benefici caratteristici di quello yantra.
Il termine sanscrito yantra può essere tradotto con l’espressione “sostegno esterno” o “misterioso strumento di comunione telepatica che fa apparire una connessione spirituale”. Ogni yantra è in realtà un semplice diagramma geometrico, che ha una funzione iniziatica.
In ogni yantra sono sintetizzate le caratteristiche essenziali, simboliche, ma allo stesso tempo spirituali, sia di un Grande Potere Macrocosmico, sia di una sfera occulta di forza divina eminentemente benefica. Gli yantra facilitano la connessione ineffabile, telepatica e spirituale con realtà occulte, spirituali, esemplari fra cui divinità, Avatar, Grandi Forze Macrocosmiche.

Yantra di Shiva
Yantra Yoga nei tempi antichi
Da tempo immemorabile, ai saggi chiaroveggenti sono state rivelate forme geometriche essenziali attraverso le quali è possibile accedere e contattare alcuni aspetti misteriosi fondamentali del Macrocosmo in modo spirituale e telepatico.
Sono state scoperte rappresentazioni di vari yantra più vecchi di 10.000 anni e un esempio è la pietra Baghor che si stima risalire al Paleolitico superiore, datata oltre 20.000 – 25.000 anni fa. Essa presenta diversi triangoli scolpiti l’uno nell’altro, dipinti con il colore ocra. Questo è il modo in cui viene simboleggiata la Divina Forza Creativa Femminile: Shakti nella lingua sanscrita. Significativo notare come il culto della Dea Madre (Shakti) in quella zona dell’India in una forma simile sia praticato anche oggi.
Questa antica pratica si basa su ciò che la scienza moderna oggi chiama energia della forma. Ogni realtà mistica spirituale ha un’energia sottile specifica la cui frequenza vibrazionale non cambia mai. Questo è caratterizzato sia da uno specifico suono sottile, identificato da un mantra, ma anche da una forma o diagramma occulto e mistico, lo yantra. Per lo yogi praticante, sia lo yantra che il mantra possono essere usati come supporto nella meditazione poiché entrambe sono chiavi esoteriche efficaci per sintonizzarsi con la realtà divina con cui aspira a risuonare.
È importante che le informazioni essenziali su un particolare yantra siano tenute rigorosamente segrete agli esseri umani volgari e non iniziati. Possiamo solo comunicare qualcosa sugli effetti che otteniamo con quello yantra, ma manterremo segrete le cause che sono messe in atto per innescare quegli effetti meravigliosi, profondamente e rapidamente trasformanti.
Questa forma di yoga, lo Yantra Yoga, che prevede l’uso attento, sistematico, entusiasta e persistente di un diagramma simbolico o yantra, può esserci di immenso aiuto. Ciò nella misura in cui ricordiamo che “un grammo di pratica corretta con l’aiuto di uno yantra vale tonnellate di teoria”.

Modalità di funzionamento con uno yantra
Soprattutto nelle prime fasi della pratica, prima di operare con un certo yantra attraverso un focus visivo completo e concentrando la coscienza su di esso, è molto bene che il praticante ascolti con molta attenzione o legga attentamente il testo teorico relativo a quello yantra.
Allora la concentrazione salda e trasfigurante su di esso renderà possibile la graduale manifestazione nell’universo interiore dello yogi dei corrispondenti aspetti e componenti divine che il rispettivo yantra condensa nella sua struttura.
Attraverso l’utilizzo costante e sistematico di un certo yantra, che implica la concentrazione visiva, con l’obiettivo di sbattere le palpebre il meno possibile, ma anche la realizzazione di una meditazione con la sua evocazione interiore, sorgono gradualmente diverse esperienze spirituali e allo stesso tempo, alcuni poteri paranormali, i siddhi, possono essere risvegliati ed energizzati.
La focalizzazione visiva sistematica, entusiasta e persistente su uno yantra sviluppa e amplifica notevolmente il potere di concentrazione. Allo stesso tempo, permette di sconfiggere, di annientare gradualmente i desideri fatali, la rabbia o altre manifestazioni di alcuni vizi o abitudini interiori.
Quando un particolare yantra viene caricato dal suo funzionamento persistente e fervente, quello yantra viene animato in qualche modo misterioso. Poi attorno ad esso appare gradualmente una benefica sfera di forza che si estende per una distanza di circa 15 metri attorno ad esso. Così, uno yantra così energico e animato diventa e rimane un portatore di energia benefica sui generis.
Inoltre, in certe situazioni esistenziali in cui il suddetto yantra non è a portata di mano, è opportuno invocarlo con potere interiore, eseguendo così con forza la pratica di shambhavi mudra con il suo supporto intellettivo, invocando quello yantra davanti al nostro occhio interiore.